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- Ricarica condivisa. Funzionamento.
- Ricarica condivisa. Fonti di alimentazione.
- Ricarica condivisa. Criticità.
A luglio 2023 Ford Motor Company ha pubblicato un brevetto che potrebbe rivoluzionare la ricarica di veicoli a batterie 100% elettrici.
Il nome ufficiale del nuovo dispositivo è: "adattatori di carica per supportare trasferimenti di energia direzionali tra più unità di energia”.
Già la denominazione rivela, anche se con il tipico linguaggio criptico da addetti ai lavori, a cosa serve l’ultimo brevetto Ford.
La tecnologia permette di ricaricare simultaneamente diversi veicoli elettrici utilizzando un'unica fonte di alimentazione.
In questo breve contenuto ne illustreremo tutte le peculiarità insieme a vantaggi e svantaggi.
Ricarica condivisa. Funzionamento.
Com’è noto gli attuali EV sono equipaggiati con un inlet, una porta di ricarica protetta da un piccolo sportellino, di solito posto sulla parte anteriore o su una delle fiancate.
Le immagini a corredo del brevetto depositato da Ford mostrano vetture e veicoli commerciali equipaggiati con due porte di ricarica.
Una serve a ricevere corrente elettrica da una colonnina.
L’altra a trasmettere una parte dell’energia ricevuta a un secondo veicolo, tramite un apposito adattatore.
Il connettore in questione è formato da vari elementi: relè multipli, un microcontrollore e un dispositivo di comunicazione wireless.
La soluzione consentirebbe il rifornimento, in una volta sola, di una flotta di veicoli e di ovviare a problemi di affollamento o di penuria di infrastrutture di ricarica.
Ricarica condivisa. Fonti di alimentazione.
Oltre a consentire e a semplificare la ricarica multipla, la tecnologia dell’Ovale Blu supporta anche trasferimenti di energia bidirezionali.
Il che tradotto significa che i BEV collegati potranno fungere a loro volta da fonte di alimentazione.
In pratica, potranno cedere una parte dell’energia immagazzinata nelle batterie per velocizzare le operazioni di rifornimento di altri veicoli, ritenuti prioritari.
La funzionalità descritta offrirebbe vantaggi non di poco conto.
Permetterebbe di risparmiare tempo e una migliore gestione della ricarica, soprattutto di quei mezzi indispensabili per lo svolgimento di attività lavorative o per necessità familiari.
Ricarica condivisa. Criticità.
Il sistema studiato da Ford non manca di alcuni punti critici.
Il primo riguarda la gestione dei pagamenti di due o più auto connesse a un'unica colonnina pubblica.
In una situazione del genere, spetterebbe all’automobilista connesso all’infrastruttura stabilire quanta energia condividere con gli altri.
Per questo, la tecnologia sembrerebbe più adatta per la ricarica privata, in contesti domestici o lavorativi.
Un secondo aspetto problematico potrebbe essere rappresentato dalle tempistiche di rifornimento.
La durata, più o meno lunga, potrebbe infatti non essere soddisfacente per tutti in termini, ad esempio, di costi e di autonomia recuperata.
Infine, terzo fattore da tenere presente, con la ricarica condivisa il primo fra i veicoli connessi alla rete elettrica potrebbe subire un surriscaldamento delle batterie.
Nel lungo periodo condizioni del genere potrebbero causare il deterioramento e l’usura di tutto il comparto elettrico di bordo.
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