Che le auto a guida autonoma non siano più un miraggio lontano uscito da qualche film di fantascienza alla Blade Runner è ormai sotto l’occhio di tutti.
Oggigiorno, sono già moltissime le operazione gestite in modo del tutto (o solo in parte) automatizzate dal computer di bordo delle vetture in circolazione.
Basti qui ricordare dispositivi come l’Active Park Assist o il Cruise Control Adattivo.
Inserendo la prima, una buona parte del “lavoro sporco” rappresentato dal parcheggio è gestita dal cervello elettronico della vettura che - mediante sensori, radar e telecamere - scansiona l’ambiente circostante per poi provvedere al posteggio della vettura.
Il discorso che riguarda il controllo della velocità di crociera è pressoché invariato, pur riguardando un altro aspetto del guidare.
Una volta impostati i kilometri orari a cui si desidera procedere, il veicolo viaggerà esattamente entro i limiti stabiliti, aumentando o diminuendo la velocità in funzione del traffico sul percorso e, sempre, mantenendo la distanza di sicurezza dal veicolo che precede la nostra vettura.
E questi sono soltanto due dei molti campi in cui forme di automazione sono state applicate al mondo dell’automobile. Sperimentazioni più ardite sono tutt’ora in corso da parte dei maggiori produttori al mondo di automobili.
In questa ottica si colloca la collaborazione, già attiva da qualche tempo, tra Ford e la catena Domino’s Pizza per la consegna del cibo da asporto.
Ford ultimamente ha deciso di portare il gioco a un livello ancora superiore attraverso l’istituzione di una partnership con Postmates attualmente in fase di sperimentazione per le vie di Miami.
Ma di cosa si tratta esattamente? Di un servizio che utilizza una flotta di Ford Transit Connect, appositamente allestiti con scaffalature ed armadietti di varie misure al cui contenuto si può accedere tramite un touchpad, digitando un apposito codice cliente.
E, direte voi, allora dove sta la novità? La novità sta del fatto che i furgoni in questione non hanno bisogno di un addetto alle consegne dal momento che il processo è automatizzato. Sì avete capito bene.
Per il momento questo servizio è in corso di sperimentazione.
Ad oggi sono più di 70 le aziende, la maggior parte delle quali operanti nel settore della ristorazione, che negli Stati Uniti stanno testando questa nuova forma di consegna.
Più che altro per comprendere la risposta della clientela nei confronti di un tipo di servizio che non necessita di un addetto preposto alla consegna.
Il sistema, in corso di sperimentazione, prevede comunque un codice di tracciamento in tempo reale e avvisa il cliente tramite una chiamata dell’arrivo della spedizione richiesta.
Alla conduzione del mezzo è preposto (ancora) un conducente mentre, al momento, solo la parte di consegna della spedizione è gestita tramite l’ausilio dell’intelligenza artificiale.
Al contempo, tuttavia, altri veicoli a guida totalmente autonoma stanno percorrendo, scansionando e mappando in lungo e in largo le strade di Miami.
Con un obiettivo ambizioso da realizzare nel giro di appena una manciata di anni: rendere entro il 2021 totalmente autonoma questa tipologia di servizio.
Tanto a livello di consegna quando di guida.