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- Incentivi statali 2024. Distribuzione dei fondi.
- Incentivi statali 2024. Criticità.
- Incentivi statali 2024. Bilancio.
Il ministro Adolfo Urso ha annunciato un piano triennale riguardo agli incentivi statali per l’acquisto acquisto di auto ecologiche.
L’iniziativa promette di portare maggiore programmazione e trasparenza nell’abito dei sussidi concessi dallo stato italiano con l’intento di favorire il rinnovo del parco dei veicoli circolanti e, quindi, una mobilità più sostenibile.
Analizziamo meglio le principali criticità emerse e come potrebbero essere superate con il nuovo programma ministeriale.
Incentivi statali 2024. Distribuzione dei fondi.
Del fondo di 1 miliardo che finanzia gli incentivi statali “solo” 250 milioni sono destinati agli acquirenti di modelli BEV, ossia 100% elettrici.
440 milioni sono riservati a incentivare il passaggio a veicoli Plug-In Hybrid e con motori tradizionali omologati Euro 6.
Della quota complessiva per tali categorie di mezzi poco meo della metà, 210 milioni, risultano ancora inutilizzati.
La ripartizione dei fondi ha sollevato dubbi sull’efficacia del sostegno alle auto elettriche.
Incentivi statali 2024. Criticità.
In occasione dell’entrata in vigore dell’ultima mandata di incentivi statali, 200 milioni dei 250 per le auto elettriche sono stati prenotati in meno 9 ore.
La repentina volatizzazione delle risorse ha impedito a molti acquirenti di passare ad auto di ultima generazione a condizioni più vantaggiose che in passato.
Ciò mette in luce la necessità di una migliore programmazione per evitare che i sussidi svaniscano in un breve lasso di tempo
Il ministro Urso ha promesso che, durante il tavolo automotive del 7 agosto, saranno presentate le linee guida per i prossimi piani incentivi, auspicando una durata triennale.
Incentivi statali 2024. Bilancio.
Durante l’assemblea di Assogasliquidi, il ministro Urso ha dichiarato che l’ultimo piano incentivi promosso dall’esecutivo ha avuto successo, soprattutto per le fasce di popolazione a basso reddito.
Come già esposto, restano ancora 210 milioni da utilizzare.
UNRAE, l’associazione delle Case automobilistiche estere in Italia, ha richiesto un piano pluriennale per permettere a consumatori e imprese di programmare gli acquisti, evitando danni al mercato causati da politiche non strutturali.
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