Al mondo dei cinefili e agli appassionati di auto la notizia non sarà certo sfuggita.
Capita così, a maggior ragione quando a essere scomodata - esattamente come è successo in questo caso - non è soltanto un’icona, ma addirittura due.
E che icone. Visto che ad essere coinvolti sono niente poco di meno che Steve McQueen e Ford Mustang, un binomio assolutamente irresistibile.
Tanto più se la Mustang in questione non è una qualsiasi, ma il leggendario modello Highland GT 390 fastback con cui il tenente Frank Bullitt, interpretato appunto da un superlativo SteveMcQueen, sfrecciava su e giù per le Hills di San Francisco nel celebre poliziesco diretto da Peter Yates nel 1968.
Giunti al fatidico appuntamento con le 50 candeline, come ideale tributo al film e all’attore che forse più contribuirono a trasformare Mustang da ordinaria vettura a mito a quattro ruote, Ford ha deciso di lanciare un edizione celebrativa dell’auto usata da Steve McQueen durante le riprese della pellicola.
Nome in codice, nemmeno a dirlo, “Bullitt”.
Dove finisce la storia inizia il remake, uno di quelli da lasciare a bocca aperta e senza fiato.
La nuova muscle car è ispirata in tutto e per tutto alla celebre antenata che non poco fece sognare tutta una generazione di baby boomers americani e non.
Sotto il cofano tuona potente un V8 da 475 cavalli e qualcosa come 570 newtonmetri di coppia massima in grado di volare l’auto fino ai 263 kilometri orari.
Il cambio è il classico manuale a 6 rapporti e il design della leva è una dichiarata citazione di quello presente sul modello del 1968.
Il motore, derivato da quello della Mustang di serie da “soli” 420 cavalli, è stato implementato con un Performance Package dotato di un terminale sportivo e condotti di aspirazione dedicati.
Queste piccole accortezze rendono il sound emesso dalla “Bullitt” tremendamente simile alle muscle car americane d’antan.
Prodotta in serie limitata, la pronipote della Mustang guidata dall’attore più cool (e spericolato) di Hollywood è riproposta in due versioni.
Con vernice Dark Higland Green, la stessa dell’auto presente film e cerchi in lega di colore nero a cinque razze. Oppure in tinta “Shadow Black”.
Rispetto al modello di serie, Bullitt è allestita con una nuova mascherina frontale, ennesimo e non troppo velato richiamo alla Mustang protagonista del film, badge identificativi e pinze dei freni Brembo ad alte prestazioni per sopportare anche le frenate più estreme e repentine.
Un look classico fuori che contrasta senza però stridere con uno moderno e ipertecnologico all’interno dell’abitacolo.
Abitacolo dominato, al centro della plancia, dal display digitale da 12 pollici.
Sono invece disponibili, come optional, il kit di sospensioni magnetoreologiche, i sedili sportivi firmati Recaro, la strumentazione che monitora le auto presenti nell’angolo cieco degli specchietti retrovisori, il navigatore satellitare, l’impianto audio specifico e i sedili a regolazione elettrica.
E ora il momento delle le dolenti note.
La Mustang Bullitt sarà disponibile per adesso solo sul mercato statunitense.
E non sarà un’impresa facile riuscire a guidarne un’esemplare.