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- Auto Segmento A.
- Auto Segmento B.
- Auto Segmento C.
- Auto Segmento D.
- Auto Segmento E.
- Auto Segmento F.
Alzi la mano chi facendo qualche ricerca on line o su settimanali, magazine o rotocalchi cartacei non si è mai imbattuto almeno una volta nella vita nel termine “segmento” riferito a un particolare modello di auto.
Capita infatti molto spesso di trovare espressioni del tipo “La compatta dell’Ovale Blu è l’auto più tecnologia del suo segmento” o titoli quali “Focus: a settembre arriva finalmente il restyling della segmento C di Ford” sia navigando su internet che sfogliando qualche rivista specializzata. Provare per credere!
Tranquilli. Non stiamo parlando né di astrusi concetti matematici né di geometria euclidea. Difatti nel mondo delle automobili, la voce segmento altro non è che un metodo - in Europa a carattere ufficioso - usato per classificare le auto in base alle dimensioni. Niente più niente meno.
Essi, sia a livello europeo che in altre parti del mondo, consentono di assegnare un determinato modello di vettura a una certa categoria. Ciò, in base alle misure complessive del veicolo e al tipo di carrozzeria.
A differenza del metro usato negli Stati Uniti che impiega vari parametri, il metodo di classificazione utilizzato in Europa ricorre a lettere per distinguere un segmento dall’altro.
Questo genere di suddivisione sussiste accanto al metodo tradizionale mediante il quale un modello di auto è associato al gruppo che possiede caratteristiche simili a quel tipo di vettura. Facciamo qualche esempio. Se si utilizza questo sistema, allora Fiesta è un utilitaria, Kuga un SUV, C-Max ed S-Max appartengono al sottoinsieme delle monovolume.
Di solito, tutte le case automobilistiche – o almeno quelle più importanti tra esse – possiedono all’interno della loro offerta una (o più) automobili appartenenti a un certo segmento. Questo per cercare di intercettare parte della domanda di mercato e accontentare i potenziali futuri acquirenti proponendo loro autovetture in linea con determinate necessità o esigenze.
Come già accennato in precedenza, nel Vecchio Continente, le automobili sono suddivise in varie sottoclassi, di cui le principali sono indicate mediante lettere dell’alfabeto latino che procedono dalla “A” alla “F”. Ecco una rapida panoramica.
Auto Segmento A.
Appartengono a questa classe le vetture di piccole di piccole dimensioni, meglio note come “Citycar”. A titolo indicativo, le misure di una segmento A vanno dai 270 a 370 centimetri circa.
Auto Segmento B.
Universalmente conosciute anche con il nome di “Utilitarie”. Possiedono dimensioni più generose rispetto alle citycar. Si aggirano attorno ai 400 centimetri. di lunghezza.
Auto Segmento C.
"Medie” o “Berline”, che dir si voglia, sono le auto più diffuse sulla faccia della terra. Le dimensioni? Vanno dai 430 ai 450 centimetri
Auto Segmento D.
Ne fanno parte le cosiddette berline “Medio-Grandi”. Le misure ammontano in genere da 460 fino a circa 500 centimetri.
Auto Segmento E.
È il gruppo delle berline di grandi dimensioni. Auto che si distinguono per prezzi e dotazioni quasi al vertice. A livello di volumi si aggirano sui 500 centimetri di lunghezza.
Auto Segmento F.
L’ultimo gradino dalla scala coincide con il raggruppamento delle luxury car. Si tratta di berline iperconfortevoli dotate di ogni tipo di optional. Grandi nel prezzo e nelle dimensioni, mediamente sui 530 centimetri.
NB. La presente categorizzazione è stata implementata mediante l’impiego di altre lettere dell’alfabeto per indicare altrettante classi di veicoli. Così, con la “S” si identificano le vetture sportive; con la “J” gli Sport Utility Vehicle; con la “M” i Van e i Minivan.